Monday 12 February 2007

England-Italy Rugby six Nations 2007


Dopo un attesa, cominciata nel settembre 2006, i 4 ragazzi sono riusciti a colonizzare, per una volta nella storia, l'isola della regina.
Partenza a razzo venerdì mattina con Zaccheo che suda a più non posso le due ascelle per guadagnare il tempo perso nel recupero della trouse di Nannibal Ector, dimenticata durante la preparazione del piccolo bagaglio stile anni 70.
Recuperiamo il Tano che, per la prima volta nella sua vita, nonostante la forzata alzata della zia Gabri "Tano non hai sentito la sveglia, sono le 7:15", riesce a comprare pure i giornali, ovviamente sportivi.
Arriviamo nella bettolassa di Treviso 1 ora prima del volo, facciamo il check in e schizziamo al bar per calmare la pressione di Ettore ancora teso per la paura di non arrivare.
Ordiniamo brioche e bevande liquide di varia natura, ci sediamo all'aperto e prontamente completiamo le operazioni per l'entrata nel gate, unica domanda di Taneddu: "ma i preservativi sono sostanza liquida o solida?".
Torniamo nel "garage" e ci prepariamo al decollo con un attesa di almeno due ore nell'aereo scatoletta ryanair.
Tra un gratta e vinci, i sandwich di Zac, in un batter d'occhio arriviamo a Stansted innevata ancora dalla buffera di neve dei giorni scorsi.
Con il Garmin Zaccheo depositiamo i bagagli nell'Hilton di periferia, le accoppiate sono presto fatte anche se Nick soffre non poco avendo paura di finire in camera con Ector, pericolo scampato.
Venerdì la passiamo a girovagare, soffermandoci tra i vari angoli di una Londra ancora tutta da vedere, Nico ci porta a Carnaby Street dove un tempo lavorava tra una ciavada de scarpe e l'altra; ci racconta che i tempi anche là sono cambiati, una volta la via era regno di extracomunitari e ora di grandi marche da fighetti...
Ceniamo al pub di Shakespeare con fish and chips in attesa che Aseem ci faccia conoscere la sua dolce metà.
Mangiamo tranquilli, parlando con Aseem. Nico sembra un inglese naturalizzato mentre la coppia di cugini stenta con un inglese maccaronico. L'unica novità della serata è il nuovo nome che viene dato a Ector, ossia Mister Martinello. Eccitato dal nuovo grado, il pa sbraga e offre la cena dopo un piccolo flirt con la sarda.
Salutiamo i piccioncini e prima notte in albergo in un letto che neanche quello di Wally è così piccolo.
Ci ritroviamo sabato mattina in sala colazione, con temperatura caraibica. Discutiamo del più e del meno, dei botti della notte, degli scontri a mezzeria letto, delle coperte rubate e delle camere a gas createsi la mattina...
Belli carichi con tre ore di tempo puntiamo Twickenham per il match di rugby. Assistiamo ad uno spostamento di massa, gente rinchiusa da transenne con tanto di birre in mano come se piovessero ad ubriacarsi dentro e fuori dai pub.
Arriviamo all'entrata di Twickenham con tanto di stand attorno al perimetro dello stadio e ragazzi con lo spinatore mobile qualora qualcuno voglia evitare le code fotocopia tangenziale di Mestre.
Lo stadio, dentro è incredibile, la partita rende più per lo sport che per il fatto che gioca la tua nazionale. I placcaggi sono la cosa che rimarrano per sempre impressi nella mia mente, ardore e forza valori sono difficilmente sostenibili in altri sport.

Spettacolo puro, limpido, compreso gli inni cantati a squarcia gola, persino da Mr. Martinello che fino ad allora aveva solo cantanto Sultans of Swing dei Dire Straits; Tano e Niki entrambi eccitati ed emozionati tengono insieme la bandiera italiana. Io muto.
Perdiamo con onore, una meta da altri tempi, giocata alla mano e frutto di uno spostamento di gioco con palla collocata in mezzo ai pali: fantastico. Saltiamo sopra tutti con gli inglesi muti come se avessero perso ma non è così.
Finisce la partita la gente sfolla per rifocillarsi di birra e schifezze varie: ma quanto bevonosti buei!
Guardiamo il femminile e anche lì è un bel vedere cioè una bel spettacolo. Usciamo alla fine del primo tempo, raggiungiamo Asym che ci fa conoscere due favolosi Pub uno per la birrra e uno per il panorama spettacolare sulle sponde del Tamigi a Richmond.

Mangiamo in altura dove ammiriamo Londra e ci fermiamo a più riprese per dei download improvvisi, soprattutto quelli del Taneddu che con la prostata non riesce a resistere più di 5 minuti...
Mangiamo alla grande, in un posto fantastico ed alle 23 ci cacciamo fuori per chiusura locale, offre Asym e ci va di lusso, ringraziamo e promettiamo di offire il pranzo della domenica magari un po' più economico!
Domenica lasciamo le stanze e ci dedichiamo all'ultimo tour in metropoli. Camminata nei parchi di Hyde e St. James invidiosi dei molti sportivi. Siamo un po' spenti quindi preferiamo appoggiarci su un Bus per un giro tranquillo. Smontiamo ed entriamo alla Apple dove assistiamo ad un mezzo arresto: quasi quasi Mr. Martinello voleva spiegare che i due negretti non c'entravano niente ma meglio non compicare le cose. Attraversiamo Coven Garden e metro fino a casa. Troviamo Asym e la polaca che ci portano, visto i pochi minuti a di sposizione, a mangiare a Trambacche: più lontano di così non si poteva andare. Mangiamo veloce e offriamo come promesso il pranzo, salutiamo i due piccioncini e li ringraziamo per tutto. L'arrivo a Stansted è un trambusto di metro, treno ed Autubus ma Nick è un grande ed arriviamo puntualissimi al check in!
Ci separiamo dopo i vari controlli anti bomba, l'unico problemino ce l'ha Mr. Martinello (soprannominato l'uomo tovaglia)
che per la borsa da sfollato viene perquisito per ben 2 volte...
Ci salutiamo e rigraziamo Londra per il fantastico we. Prossima meta Cardiff.
 
Pagelle:
Garmin Zac: perde punti con Mr. Martinello per via di travel card e di bus tickets pagati al prezzo massimo. Recupera traducendo ogni parola di Aseem e sedensosi sempre vicino.
 
Tano: la postata è il gran problema, quando è al limite è difficile da contenere
 
Mr. Martinello: un ragazzino sempre in coda ma al passo, anzi non si tira mai indietro
 
Psycholl: alterno nel rendimento, tiene botta nonostante un raffreddore che incombe...

2 comments:

Jo said...

Bravi ragazzi...
bel weekend! Ci sono cose ben piu interessanti da fare a londra che vedere il six nations, ma immagino che vi siete divertiti.
almeno io vado la settimana prossima 3 giorni ma non esco da staines (a fianco al aeroporto!Bah!)

Teo said...

fantastico ...mancavo solo io .....Andrea, il prossimo anno ricordati di me....you bast!!